Le domande più frequenti nell'osteopatia

Una semplice guida, fatta di domande e risposte immediate, utile al paziente che ha dei dubbi sull'osteopatia e sul ruolo dell'osteopata nel poter migliorare la salute del paziente.

Qual è il significato del termine osteopatia?

Il termine osteopatia fu coniato negli Stati Uniti nel 1874 dal medico statunitense Andrew Taylor Still.

Osteopatia, in inglese osteopathy, deriva da due parole di origine diversa: ostéon, dal greco osso, inteso come apparato muscolo scheletrico e path in inglese sentiero, quindi significa “ sentiero delle ossa”.

Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path), indica colui che deve seguire il “sentiero delle ossa” per agire terapeuticamente sul corpo umano e per riportare l’organismo in salute.

Dobbiamo quindi sfatare l’erronea opinione che l’osteopatia si occupi esclusivamente dei problemi legati dell’apparato muscolo-scheletrico perché considera il corpo come un’unica unità funzionale: il sistema scheletrico, muscolare e viscerale sono collegati tra loro e si influenzano a vicenda attraverso il tessuto connettivo, il sistema circolatorio, nervoso ed endocrino.

Quanto dura la seduta osteopatica?

La prima seduta ha una durata di 60 minuti mentre i trattamenti successivi variano dai 45 ai 60 minuti

Come deve vestirsi il paziente?

È preferibile che il paziente indossi indumenti intimi o sportivi, pantaloncini corti e canottiera, per permettere all’osteopata di eseguire l’esame obiettivo, test valutativi e trattamento in modo ottimale.

Le manipolazioni sono dolorose?

No, il trattamento non è doloroso e le tecniche non sono invasive.

Solo alcune tecniche (per esempio quelle utilizzate sui tessuti molli per ridurre gli spasmi muscolari) potrebbero risultare fastidiose, in questo caso l’osteopata alleggerirà la pressione sul tessuto.

Occorrono esami strumentali?

No, gli esami strumentali non sono indispensabili, ma se il paziente è già in possesso di indagini diagnostiche è utile portarle al primo incontro per avere un quadro generale della situazione.

Maggiori sono le informazioni migliore sarà l’efficacia del trattamento.

Serve la prescrizione medica per la seduta osteopatica?

No, non serve nessuna prescrizione medica.

Per la valutazione e il trattamento osteopatico basta rivolgersi direttamente all’osteopata.

Le spese sostenute per le prestazioni osteopatiche sono detraibili?

No, le prestazioni rese da un osteopata non sono detraibili nelle spese medico/sanitarie nella dichiarazione dei redditi.

Nonostante nel 2017 la professione di osteopata sia stata individuata come professione sanitaria con l’approvazione del Ddl Lorenzin (articolo 7, legge 3/2018), va fatto affidamento a quanto ribadito dall’agenzia delle Entrate con la circolare 7/E/2018. La quale, precisa che la detrazione (a titolo di spese sanitarie), non spetta per le spese relative a prestazioni rese dagli osteopati, in quanto la figura di osteopata non è ancora ufficialmente riconosciuta come professione sanitaria.

Quante sedute sono necessarie e con quale frequenza vanno effettuate?

Il numero di trattamenti osteopatici necessari per migliorare o risolvere il problema dipende da molti fattori (stato di salute generale, età, stile di vita del paziente, etc) quindi non è possibile stabilirlo a priori. Generalmente le situazioni acute richiedono dalle 2-3 sedute mentre quelle croniche potrebbero necessitare di un percorso terapeutico più lungo. Solitamente tra una seduta e la successiva intercorrono all’incirca tra i 7 ed i 15 giorni per lasciare al corpo il tempo di reagire al trattamento.

L’effetto di una seduta osteopatica è immediato?

Non è possibile dare una risposta univoca a queste domanda perché il corpo richiede tempo per elaborare gli input terapeutici, specialmente quando il paziente lamenta sintomi cronici protratti nel tempo.

Il trattamento osteopatico non è mai standardizzato, è unico e personalizzato e ogni persona reagisce in modo differente e ha i propri tempi di recupero che vanno assecondati e rispettati.

Il mio compito, in quanto osteopata, è eliminare gli “ostacoli” che perturbano la capacità intrinseca dell’organismo di autoregolarsi e permettere al corpo di ritrovare il proprio equilibrio e benessere.

La visita prevede esercizi da fare a casa?

Si, alla fine della seduta verranno dati consigli per modificare possibili atteggiamenti posturali scorretti ed esercizi utili di allungamento e respirazione per un buon mantenimento del trattamento e per la gestione del dolore.

Quali sono i vantaggi dell’osteopatia?

  • La terapia osteopatica non è invasiva quindi è adatta a tutti: al neonato, all’anziano, allo sportivo e alle donne in gravidanza;
  • L’osteopatia è efficace nella prevenzione e nel mantenimento della salute;
  • I cicli di terapia sono brevi;
  • Non prevede l’uso di farmaci. La terapia osteopatica è esclusivamente manuale;
  • Il trattamento è totalmente personalizzato, non esistono protocolli standardizzati.

Quali sono i limite e le controindicazioni del trattamento osteopatico?

Il trattamento osteopatico non è efficace nei casi in cui sia presente un danno biologico:

  • Tumore o metastasi
  • Ictus
  • Malattie genetiche
  • Malattie infettive
  • Malattie degenerative
  • Lesioni anatomiche muscolari , legamentose, tendinee e fratture
  • Ferite non cicatrizzate e ulcere

Tuttavia può essere di aiuto ad alleviare il dolore che accompagna alcune di queste patologie.

Differenza fra osteopatia, chiropratica e fisioterapia

La Fisioterapia è un professione sanitaria, mentre l’osteopatia e la chiropratica non lo sono ancora ufficialmente. Con la legge 3 /2018 sono state individuate come professioni sanitarie, questo significa che è stato avviato il percorso per il riconoscimento ufficiale che si concluderà con la pubblicazione dei decreti attuativi.

Cos’è il Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I)?

ROI è l’acronimo di Registro degli Osteopati d’Italia, un’associazione privata senza fini di lucro operante ai sensi dell’art. 36 e successivi del Codice Civile che svolge attività di autoregolamentazione, autodisciplina, rappresentanza, coordinamento, indirizzo e governance del sistema educativo, deontologico, culturale e professionale al quale si adeguano volontariamente i suoi iscritti: osteopati diplomati presso scuole che aderiscono ai criteri formativi del ROI.

https://www.registro-osteopati-italia.com/chi-siamo/

Cosa significa osteopata D.O.M.R.O.I.?

Osteopata diplomato in osteopatia membro del Registro degli Osteopati d’Italia.
Alla fine del percorso formativo, strutturato su 5 anni a tempo pieno e 1000 ore di tirocinio, lo studente deve superare l’esame finale (una visita osteopatica valutata da tre osteopati certificati ROI) per ottenere il diploma di osteopatia, DO e potersi iscrivere al Registro degli Osteopati d’Italia, ROI.

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